La mia esperienza Sana 2019

Nutrizionista coach
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Ad una settimana dal Sana 2019 ripercorriamo insieme quella che è stata la mia esperienza ed i dati del Biologico. Non posso nascondervi che il Sana è una di quelle fiere che ti manca fin da subito perchè in ogni stand, in ogni prodotto, in ogni seminario vivi la consapevolezza che esiste l’alternativa per un mondo migliore, ma non come frase d’effetto, bensì come realtà e lì te ne rendi davvero conto. Fin dai primissimi anni in cui ho partecipato al Sana la sensazione è la stessa, l’emozione di esserci sempre più grande perchè mi volto indietro per dare uno sguardo al punto in cui sono partita e rigirandomi noto quanto ancora possiamo e dobbiamo fare insieme, vivendo allo stesso tempo un presente fatto di indiscutibile crescita del settore.

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In Puglia restiamo i maggiori produttori ma ancora i minori consumatori di Biologico. Sempre più aziende si impegnano nella formazione, nella ricerca di nuovi metodi e nuove formulazioni e nella realizzazione di un prodotto che sia efficace e che nel contempo rispetti le normative del Biologico. In tante ci stanno riuscendo e non è un caso che quest’anno gli espositori al Sana sono aumentati, i visitatori anche ed io non posso che essere felice e riconfermare a me stessa che quella che 12 anni fa pensavano fosse una mia follia, in realtà era il futuro! Chi decide se è giusto o no quello che desideri fare? Solo tu puoi saperlo e se senti una convinzione ed una gioia dentro di te che arde per il tuo desiderio di cambiamento di vita lavorativa e personale, non hai che da ascoltarlo ed alimentarlo, anche contro tutto e tutti!

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Il 6 Settembre si è tenuta la cerimonia inaugurale del Sana 2019 con tutte le isituzioni ed alla quale sono stata invitata dal presidente di Bologna Fiere Gianpiero Calzolari, subito dopo c’è stata la seconda parte dell’evento Rivoluzione Bio con la presentazione dei dati del settore ed il Manifesto del Bio 2030 riassunto in 10 punti programmatici:

1 – un’agricoltura attiva per affrontare la sfida climatica
2 – l’importanza dell’approccio agro-ecologico
3 – rafforzare gli elementi di distintività del biologico
4 – conversione della zootecnia al biologico
5 – il ruolo cruciale di regolamentazione e controlli
6 – il ruolo fondamentale di innovazione e rivoluzione digitale
7 – modelli di sviluppo territoriale
8 – informazione e importanza della tracciabilità
9 – adozione di un logo nazionale10 – comunicazione e consapevolezza: potenziamento dell’educazione alimentare diffusa e il ruolo del consumatore proattivo 

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In questa foto tutte le novità 2019 presentate dalle aziende espositrici, food, beauty e lifestyle. Per tutti e quattro i giorni la gente ha potuto conoscerle, osservarle e decidere quale prodotto votare come migliore novità. Nessun parere tecnico/scientifico soltanto una preferenza del visitatore e consumatore. Quest’area è la prima zona in cui si arriva in fiera per poi imboccare i vari padiglioni grazie all’ausilio della mappa e delle indicazioni dislocate all’interno della fiera e sulla guida disponibile all’ingresso.

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Uno dei primissimi stand in cui arrivo è quello di Beppe Concordia, amico e maestro fornaio divenuto un punto di riferimento di tradizione ed innovazione nella nostra Puglia. Una storia di famiglia che ha trovato un seguito fatto di consapevolezza, formazione e volontà di distinguersi proponendo prodotti di altissima qualità realizzati con grani antichi e ricette sempre pronte a soddisfare le esigenze del cliente. In questa foto il suo pane arcobaleno fatto con una lavorazione particolare che vede l’abbinamento di più farine e curcuma. Un pane che non passa certo inosservato e che si è fatto fotografare da tantissimi visitatori.

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E così prosegue il giro con mille soste dovute sia agli stand e ai prodotti che agli incontri di colleghi, amici e aziende espositrici…insomma il Sana per me ormai è molto di più che una fiera, bensì un consolidare uno stile di vita ed un messaggio condiviso con gente che ho incontrato in questi lunghi 12 anni nel mio percorso alternativo.

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Eccoci ad un altro stand pugliese con il direttore dell’azienda Sottolestelle, una delle pochissime aziende biologiche italiane con all’interno anche la produzione. Commercializza e produce prodotti biologici rigorosamente senza latte e senza uova, immersa nel verde delle campagne di San Giovanni Rotondo (FG) nasce con l’obiettivo di preservare cultura e risorse locali con impegno, dedizione ed innovazione. Nel loro stand ho assaggiato il panettone fatto con farina di Senatore Cappelli, lievito madre, cioccolato e granella di pistacchio. Una bontà golosa e sana per sfatare ormai il mito che ciò che è sano non è gustoso. Tanti i prodotti presentati ed offerti e che ho apprezzato anche per voi.

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Pugliese anche l’azienda Apulia Kundi fatta di ricercatori e produttori di alga spirulina biologica italiana, un altro fiore all’occhiello della nostra terra che da anni si occupa di offrire un superfood energetico naturale in supporto di un’alimentazione corretta ed uno stile di vita sano.

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La loro proposta vede la spirulina in polvere, in bastoncini, nella pasta ed anche nella birra diversificando ed arricchendo prodotti di uso comune.

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Anche la cosmesi si fa bio e sono felice di aver visto nascere e crescere in maniera esponenziale a livello internazionale l’azienda pugliese Purobio Cosmetics, una squadra fatta di persone splendide, semplici e professionali che hanno reso il makeup biologico qualcosa di accessibile a tutti, performante e green donando a tutte le donne la gioia di essere naturalmente belle. Massimo e Michele titolari dell’azienda, amici e soci esemplari, hanno già ottenuto numerosi premi ed hanno in serbo per noi tantissime novità a partire dalla linea viso che sarà disponibile da Novembre ma di cui si potranno provare da subito i campioncini presso tutti i rivenditori Purobio Cosmetics.

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Purobio Cosmetics ha omaggiato le visitatrici di una carinissima shopper con all’interno alcuni dei loro prodotti, tra cui matitone rossetto duo nei nuovissimi colori, campioncini fondotinta varie tonalità e sapone linea home.

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E’ stato un vero piacere per me conoscere e chiacchierare con il maestro del legno della scuola Steineriana di Bologna, trasferitosi da Grottaglie insegna alle nuove generazioni a scoprire, conoscere e sviluppare se stessi attraverso antichi mestieri e manualità. Un metodo che ho apprezzato tantissimo sin dagli anni della mia formazione proprio in una scuola Steineriana di Treviso all’interno della quale mi colpì una frase letta sui muri:

“Educhiamo i bambini di oggi a divenire individui più consapevoli domani”

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Un’esperienza molto interessante è stata quella fatta presso lo stand Natural Boom Mental drink e Brain art, un connubio perfetto tra una bevanda energetica naturale ed un sistema di rilevazione del disegno realizzato dalla nostra mente in ascolto di una canzone. Mi sono dedicata alcuni minuti di completo relax sorseggiando la deliziosa bevanda naturale ed ascoltando una canzone che mi piace molto e che mi è venuta in mente in quel momento e mi sono stupita di guardare sullo schermo quello che la mia mente aveva rilevato come vibrazioni. Linee intense di un colore rosso pieno (primo durante tutta la giornata) che, come mi è stato spiegato, rappresentavano la mia completa immersione nel testo ed ascolto del brano stesso, delle emozioni e sensazioni provate. Decisamente molto affascinante ed ulteriore conferma di quanto sia importante ascoltarsi per conoscersi meglio e vivere a pieno ogni momento della propria esistenza.

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Cinque giornate molto intense e piacevoli per me, tante informazioni, incontri, nuove conoscenze e tanta progettualità per sostenere un settore che è nettamente in crescita. Una fiera plastc-free, tante categorie dal food alla cosmesi, agli utensili per la casa, all’abbigliamento, le scarpe, le lampade, le discipline…tutto può essere Biologico nelle nostre case se si impara a scegliere perchè adesso non abbiamo più alibi e neppure più tempo. L’offerta è aumentata quindi non possiamo dire che non troviamo quello che ci serve e poi è tempo che ognuno faccia la sua parte ogni volta che acquista qualcosa. Anche il riciclo rappresenta un’esigenza ma anche una risorse che può essere ottimizzata ma che richiede ovviamente anch’essa l’impegno di tutti.

Certamente va migliorata e potenziata la comunicazione del Biologico, per quello da anni cerco di fare la mia parte online ed offline dando supporto a privati ed aziende che vogliono direzionarsi correttamente in questo mondo. Andrebbe abbattuto il muro del prezzo alto, convinzione che da sempre allontana quella gente che non ha ancora compreso risparmiare sul cibo significa pagare il prezzo da qualcun’altra parte. Si parla di giusto prezzo.Il problema è quando un cibo costa troppo poco, è lì che dovremmo preoccuparci. E’ sempre un discorso di qualità e di ciò che vogliamo per noi. Dovremmo imparare a mangiare meglio, esigendo prodotti di qualità sulle nostre tavole per nutrire realmente e correttamente un corpo che deve adoperarsi quotidianamente per gestire mille cose e richiede di essere al suo meglio e noi forse dobbiamo imparare ad amare più noi stessi!

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Vi lascio questa immagine con preghiera di comune impegno verso un’informazione più attenta, delle scelte di acquisto consapevoli o anche soltanto piccole azioni quotidiane espressioni d’amore per noi stessi, per le persone che amiamo e nel rispetto di tutto ciò che ci è stato messo a disposizione e ci circonda. Siamo ospiti di una Natura che ci è stata donata nella sua totalità come espressione di salute e nutrimento, adesso tocca a noi prenderci cura di lei e tornare a vivere in quello che deve essere il giusto ecosistema.

https://www.informabio.it/profilo/nutribiocoach-mirella-giannuzzi/

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