Dalla A … alla Zucca “Ciliegie”

Nutrizionista coach

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Nel linguaggio poetico “bocca di ciliegia” è usato per descrivere una ragazza dalle labbra carnose e invitanti come il rosso dolce frutto. Nell’iconografia cristiana spesso la ciliegia rappresenta il frutto del Paradiso, l’antidoto della mela causa del Peccato Originale. 

Diverse sono le superstizioni collegate alla ciliegia. Contando i noccioli rimasti nel piatto alla fine di un pasto, le ragazze possono prevedere quando si sposeranno, recitando: “quest’anno, l’anno prossimo, un giorno, mai”, l’ultimo nocciolo contato fornirà la risposta. Se si desidera che un vigneto produca buon vino, bisogna piantarci in mezzo un ciliegio.

Di questa pianta esistono due specie: il prunus avium o ciliegio dolce, e il prunus cerasus o ciliegio acido. Quest’ultimo è la specie selvatica da cui discendono le varietà da frutto conosciute come amarene, marasche e visciole. Oggi l’Italia, a livello europeo, rappresenta uno dei principali produttori di ciliegia con oltre 150 varietà. Possiamo dire che una grande mano arriva dalla Puglia con la rinomata ciliegia Ferrovia di Conversano e di Turi.

Rappresenta una delle principali fonti di ricchezza per l’economia agricola locale, pare che l’origine del nome “Ferrovia” risalga alla fine degli anni ‘40 e gli inizi ‘50 quando non essendoci camion o altri mezzi, la ciliegia fu trasportata con il treno che all’epoca era definito in gergo semplicemente ‘ferrovia’. Da quel momento la ciliegia ha acquisito questo nome.

Ha la caratteristica di essere “grossa”, la sua forma tonda con la punta finale ricorda un cuore e possiede un peduncolo lungo. Le prime notizie delle Ferrovia risalgono al 1935. Il primo albero nacque da un nòcciolo di ciliegie vicino a un casello ferroviario delle Ferrovie Sud-Est. Si è diffusa sul territorio del sud-est barese fino ad arrivare a essere la principale cultivar di Conversano e Turi, entrambi paesi limitrofi che vantano una delle maggiori produzioni in Italia. Il suo sapore è intenso tanto da rendere la ciliegia ferrovia, la preferita per la distribuzione alimentare. È possibile mantenerla fresca per parecchi giorni (7 giorni circa).

Frutti ricchi di zuccheri semplici, sali minerali e vitamine, le ciliege sono molto dissetanti, favoriscono l’abbronzatura e prevengono l’invecchiamento cutaneo; sono depurative, diuretiche e disintossicanti. Una cura a base di ciliege, circa una ventina al giorno, la mattina a digiuno, depura e disintossica l’organismo. Ricercatori americani affermano che questi frutti hanno anche proprietà quasi taumaturgiche nella cura dei dolori, perché ricchi di sostanze assimilabili agli antinfiammatori.

Adatte anche per i diabetici poiché contengono il levulosio, uno zucchero non controindicato ai diabetici. Questi golosi frutti vantano un buon contenuto di flavonoidi, grazie al quale stimolano la produzione di collagene e sono un toccasana per la salute cardiovascolare, in quanto aiutano a controllare i livelli di colesterolo nel sangue.

Stagionalità

Da Maggio ad Agosto.

Calorie e valori nutrizionali delle ciliegie

Per ogni  100 g di ciliegie abbiamo:

  • Acqua 86,20 g
  • Carboidrati 9 g
  • Zuccheri solubili 9 g
  • Proteine 0,8 g
  • Grassi 0,1 g
  • Colesterolo 0 g
  • Fibra totale 1,30 g
  • Sodio 3 mg
  • Potassio 229 mg
  • Ferro 0,60 mg
  • Calcio 30 mg
  • Fosforo 18 mg
  • Vitamina B1 0,03 mg
  • Vitamina B2 0,03 mg
  • Vitamina B3 0,50 mg
  • Vitamina C 11 mg

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Utilizzi

In purezza, succhi, marmellate, gelati, crostate, dolci al cucchiaio, surgelate, sottospirito (da evitarle sciroppate perchè sono addizionate di zucchero).

Conservazione

A differenza della Ferrovia che dura circa 7 giorni, la maggior parte delle altre tipologie si conservano bene in frigorifero 4/5 giorni in un sacchetto di carta, mai in plastica perché marciscono, oltre al fatto che la plastica rilascia sostanze tossiche sul cibo.

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La ricchezza delle ciliegie sta nella sua interezza, anche i piccioli e i noccioli diventano una risorsa.

I piccioli delle ciliegie vanno tenuti da parte e fatti seccare all’aria o nell’essiccatore fino a quando perdono l’umidità. Si spezzettano e si conservano in un vasetto a tenuta ermetica e si utilizzano in infusione per preparare una tisana depurativa e diuretica.

Ingredienti:

1 cucchiaio di piccioli spezzettati per ogni tazza, dolcificante (miele, malto d’orzo, niente..).

Preparazione:

Mettete i piccioli nella tazza, versatevi sopra l’acqua bollente, coprite e lasciate riposare per 15 minuti. Filtrate, dolcificate a piacere e gustate, meglio se lontano dai pasti.

I noccioli di ciliegia hanno la capacità di immagazzinare calore e freddo e cederli molto lentamente; sono un toccasana i cuscini di noccioli per alleviare dolori articolari, cervicali (caldo), mal di pancia, mal di denti e altro (freddo).

Ingredienti:

500g di noccioli di ciliegia;

1 piccola fodera.

Preparazione:

Conservare i noccioli man mano che si gustano le ciliegie oppure usare il leva-noccioli, lavarli bene strofinandoli sotto l’acqua. Essiccarli in forno o nell’essiccatore per almeno un’ora in modo che perdano tutta l’umidità. Riempire una fodera et voilà… pronto il cuscino di noccioli della forma che preferite. Se vi serve freddo riponete il cuscino in frigorifero per almeno 30 minuti prima di usarlo. Se invece lo volete caldo riponetelo in forno per 15 minuti a 60° applicate sulla zona dolorante e godetevene i benefici.

BioConsiglio

Ricordo le mie passeggiate in campagna dai miei nonni, quando ancora si respiravano i profumi, quando si faceva merenda direttamente dagli alberi… ecco questa è l’agricoltura biologica, quella che protegge e promuove i naturali doni della terra, senza veleni e forzature. Proviamo a ricostruire tutto questo direzionando le nostre scelte. Dipende solo da noi, quello che è stato fatto non possiamo cambiarlo, non possiamo neppure tornare indietro, ma possiamo certamente migliorare il nostro presente, il nostro futuro e quello dei nostri figli a cui abbiamo preso in prestito questa Terra, sta a noi decidere come lasciarla!

Mirella Giannuzzi NutriBioCoach®

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