
La focaccia non ha stagioni, va bene sempre. Che sia bianca, rossa, ripiena, barese, genovese…l’importante è utilizzare gli ingredienti giusti, una corretta lievitazione e per quanto mi riguarda, una lavorazione rigorosamente a mano!
Ricordo che quando ero bambina e andavo con mia madre a trovare nonna Annetta (sua mamma) la trovavamo spesso a cucinare, durante qualsiasi ora della giornata, e ciò che mi è rimasto impresso è il suo modo di preparare la focaccia. Versava tutti gli ingredienti in un recipiente, poggiava il recipiente nel lavello e con una frusta di ultima generazione (la sua mano) cominciava a mescolare tutto per poi “sbattere” la mano nell’impasto.
Non è un movimento rotatorio tipo sbattitore per dolci, bensì un accarezzare e sollevare l’impasto dal contenitore in modo energico e rapido. I miei occhi di bambina curiosa la osservavano intenti a capire da dove venisse fuori quella focaccia buonissima che lei preparava. Così un giorno le chiesi: “Nonna, ma fino a quando continui a lavorare l’impasto, come fai a capire quando fermarti?” e lei mi disse: “Adesso” mostrandomi le bolle che si erano create.
Sapete, io continuo a preparare la mia focaccia così, è un modo per ricordare mia nonna, le abitudini del passato, le tradizioni, le domeniche in famiglia e sfidarmi in cucina a realizzare quanto più possibile a mano, per toccare, sentire il mio cibo.
Alla fine realizzare una buona focaccia è semplice, occorrono pochi ingredienti, lavorati bene tra loro ed avremo portato in tavola, (al mare, in campagna, ovunque vorremmo) il nostro buon prodotto, gustoso e sano, con quella bella soddisfazione di averlo realizzato con le nostre mani. Sono queste piccole gioie che ci fanno crescere la voglia di rimetterci ai fornelli e sperimentare. Il segreto è cominciare, mettersi alla prova, condividere e non mollare. Vedrete che la cucina vi conquisterà!

BioRicetta
BioIngredienti
- 400 gr di farro (da cui realizzare la farina col mulino casalingo)
- 1 cucchiaino di sale integrale
- 20 gr di lievito madre essiccato (se non avete il vostro fresco)
- 2 tazzine di olio evo
- 250 ml di acqua tiepida
- origano
- pomodori fiaschetto
BioProcedimento
Macinate i chicchi di farro nel mulino casalingo (in alternativa utilizzate la farina già pronta), versate la farina in un recipiente insieme al sale e al lievito. Praticate una buca al centro in cui mettere l’olio e versando pian piano l’acqua tiepida iniziate a mescolare fino ad ottenere un impasto non troppo denso, così da iniziare a lavorarlo con il movimento rapido della mano che completa la miscelazione degli ingredienti e ne permette una buona lavorazione. Dopo almeno tre minuti di lavorazione, controllare che si siano create le bolle in superficie, segno che il nostro impasto è pronto. A questo punto lo copriremo con un canovaccio appena umido, e poi ancora una bella coperta calda e lo lasceremo lievitare per almeno tre ore. (Tempo minimo con lievito madre, mentre con un lievito naturale saccaromices basta un’ora e mezza).
Dopo questo tempo possiamo mettere il nostro impasto nella teglia unta con dell’olio evo. Condiamo la nostra focaccia con origano, pomodori, un filo d’olio ed inforniamo (in forno preriscaldato) a 220 gradi per circa mezz’ora. (Utilizziamo la leccarda per poggiare la nostra teglia, anzichè la griglia, permetterà di ottenere la base della nostra focaccia più croccante). Ecco a voi il mio risultato, provate e fatemi sapere cosa ne pensate!

Che buona a me piace molto la focaccia