Storia
I faraoni somministravano abbondantemente l’aglio agli operai addetti alla costruzione delle piramidi per preservarli da malattie e infezioni intestinali, ma anche per dare loro maggiore resistenza fisica. I greci invece lo utilizzavano sia a fini terapeutici che alimentari, fino ad aromatizzarci il pane. Era puntualmente mangiato dai soldati poco prima che infuriasse la battaglia e questo strano utilizzo può essere spiegato dalla diffusa credenza che vedeva nell’aglio un “concentrato” di potenza ed energia che aveva l’effetto di riscaldare gli animi eccitandone i sensi. L’aglio, antico amuleto contro tutto ciò che morde, l’aglio la “spezieria dei contadini” o la “farmacia dei poveri”, trovava largo utilizzo sia per uso esterno che interno. Nel primo caso si impiegava ridotto in poltiglia per ammorbidire i calli, se arrostito sulla brace per strofinare i geloni, se a spicchi freschi per lenire i bruciori delle punture d’insetti. Per uso interno era consumato fresco al fine di abbassare la pressione sanguigna, cotto nel latte come antidoto contro la tosse.
Stagionalità
Da metà Agosto fino a Febbraio.
Calorie e valori nutrizionali dell’aglio
100 g di aglio contengono 41 kcal / 171 kj.
Inoltre, per ogni 100 g di questo prodotto abbiamo:
- Acqua 80 g
- Carboidrati 8,4 g
- Zuccheri 8,4 g
- Proteine 0,9 g
- Grassi 0,6 g
- Colesterolo 0 g
- Fibra totale 3,1 mg
- Sodio 3 mg
- Potassio 600 mg
- Ferro 1,5 mg
- Calcio 14 mg
- Fosforo 63 mg
- Vitamina B1 0,14 mg
- Vitamina B2 0,02 mg
- Vitamina B3 1,30 mg
- Vitamina A 5 µg
- Vitamina C 5 mg
Utilizzi
Crudo strofinato sulla bruschetta, con lo spaghetto aglio e olio, nel barattolino per aromatizzare l’olio, grattugiato insieme al prezzemolo per trifolare i funghi, base per innumerevoli minestre. L’aglio ha una reputazione medicamentosa di tutto rispetto. Ottimo per la prevenzione di influenza, malattie cutanee, raffreddori e infallibile disinfettante per l’intestino.
Uno spicchio d’aglio è serbatoio di principi attivi curativi di notevole efficacia come allicina, zolfo e vitamine del gruppo B. Ha proprietà antielmintiche contro gli ascaridi e gli ossiuri, antimucolitiche, ipotensive, espettoranti, digestive, carminative, antisettiche e ipoglicemizzanti.
È stato ormai ampiamente dimostrato il ruolo di questa pianta nella regolarizzazione della colesterolemia e dei trigliceridi e nel miglioramento del rapporto tra colesterolo LDL e colesterolo HDL, cioè tra lipoproteine cattive, che favoriscono la formazione di depositi di colesterolo nelle pareti arteriose, e lipoproteine buone, ossia quelle che funzionano come minuscoli spazza-arterie allontanando i dannosi accumuli di colesterolo.
Può essere utile nelle infezioni croniche causate dalla Candida albicans e in quelle dell’apparato respiratorio.
All’aglio sono riconosciute anche notevoli proprietà “piccanti”: aiuterebbe infatti a mantenere una sessualità attiva e sana, essendo un cibo dalle proprietà afrodisiache, soprattutto grazie all’azione positiva che esercita sulla circolazione in generale.
Conservazione
Al buio in un sacchetto di carta o stoffa. I bulbi si conservano fino a due mesi, mentre gli spicchi entro due settimane vanno consumati. Per una durata più lunga si possono conservare sott’olio in spicchi, frullarli e con l’aggiunta di olio inserirli nelle formine dei cubetti da ghiaccio.
BioConsiglio
Per eliminare l’alito cattivo determinato dall’aglio, masticare a preferenza: foglioline di prezzemolo, grani di caffè, semi di anice, cumino o cardamomo.