
Storia
Del cappuccio possiamo certamente dire che in passato era molto apprezzata ed utilizzata tutta la sua “famiglia del cavolo”. Utilizzato in cucina in diverse preparazioni più o meno leggere, con e senza carne. Riconosciuta anche l’utilità per diverse applicazioni, come ad esempio l’ubriachezza e l’impotenza.
Stagionalità
Da Marzo a Ottobre
Calorie e valori nutrizionali
25 kcal per 100 gr di prodotto
- Acqua 86 g
- Grassi 0,1 g
- Colesterolo 0 mg
- Carboidrati 6 g
- Fibra alimentare 2,5 g
- Zucchero 3,2 g
- Proteina 1,3 g
- Vitamina A 98 IU
- Vitamina B6 0,1 mg
- Vitamina C 36,6 mg
- Calcio 40 mg
- Ferro 0,5 mg
- Magnesio 12 mg
- Sodio 18 mg
- Potassio 170 mg
Grazie alle poche calorie contenute e alla sua capacità saziante, si presta ad essere inserito nella dieta ipocalorica e, cosa molto importante, favorisce la disgregazione degli accumuli di grasso attorno all’addome. Aiuta a ridurre la pressione arteriosa, ottimo antinfiammatorio, antitumorale, antiossidante, contrasta i radicali liberi aiuta a detossificare l’organismo, ricco di fibre favorisce la stipsi. Ricco di clorofilla, fibre, beta-carotene, vitamina C, vitamina B1, antiossidanti, ferro, fosforo, calcio e potassio.
Utilizzi
Si consiglia l’utilizzo crudo, anche inserito nelle nostre quotidiane insalate. Ottimo per vellutate, pasta, risotti, contorno, lesso, al vapore, stufato. Ricordiamo che dal cappuccio si realizzato i Crauti. Ci occorrono 25gr di sale per chilo di prodotto. Dobbiamo tagliare il cappuccio a julienne e cospargerlo con il sale avendo cura di strofinarne ogni sua parte in modo da distribuirlo uniformemente. Dopo un’ora i cavoli saranno immersi nel loro liquido, (se così non fosse dobbiamo aggiungere dell’acqua precedentemente salata) trasferirli in un barattolo e alternare gli strati con erbe e spezie a piacere, ed infine metterci un peso sopra in maniera che rimangano immersi per evitare alterazioni del prodotto. Lasciare fermentare per circa un mese in un luogo fresco e asciutto. Così avremo la nostra verdura fermentata, ottima per la flora intestinale, in questo modo si arricchisce di vitamina b12. I crauti favoriscono la digestione e sono fonte di vitamine.
Conservazione
Il cavolo cappuccio si conserva in frigo nel cassetto delle verdure pur circa una settimana. Scegliamolo sempre con foglie sode e di colore brillante e scegliamo un sacchetto di cotone biologico per conservarlo nel nostro frigo, è naturale, lavabile, riutilizzabile tantissime volte, a differenza dei sacchetti in plastica, materiale di cui dobbiamo impegnarci tutti a ridurne l’utilizzo e a differenziarlo e smaltirlo correttamente.
BioConsiglio
Assicuriamoci sempre di portare in tavola ingredienti biologici, sicuri, privi di pesticidi, in questo modo preserviamo la salute del nostro organismo e dell’ambiente. Come tutti sappiamo il consumo quotidiano di frutta e verdura è assolutamente consigliato in quantità importanti e come fonte primaria di nutrimento (insieme a cereali, integrali, frutta secca, semi oleaginosi, olio evo, pesce azzurro). A volte la difficoltà è riuscire a farla consumare con questa frequenza ai bambini e non solo. Il suggerimento di oggi è la focaccia ripiena di cavolo cappuccio.
BioIngredienti
- 300 gr di farina 2
- 1 bustina di lievito naturale (o lievito madre)
- 1 tazzina di olio evo
- 2 pizzichi di sale
- Acqua tiepida q.b.
- 1 cavolo cappuccio
- 1 scalogno
- Prezzemolo q.b.
Procedimento
Laviamo il cappuccio e tagliamolo in due in questo modo ci faciliteremo la creazione di tante striscioline continuando il taglio per tutta la lunghezza di ognuna delle due parti del cappuccio. Mettiamolo in una pentolo dopo aver tagliato uno scalogno e fatto leggermente appassire con una tazzina di acqua. Aggiustiamo con un pizzico di sale, un paio di giri di pepe appena macinato ed un mazzetto di prezzemolo tritato. Facciamolo cuocere a fuoco lento fino a che si sarà ammorbidito. Nel frattempo in un recipiente inseriamo la farina, il sale, l’olio ed il lievito e iniziamo ad impastare aggiungendo poco per volta l’acqua tiepida. Dobbiamo ottenere un impasto quasi cremoso, liquido ma non troppo. Mescoliamo il tutto in maniera decisa fino a quando si creeranno delle bolle in superficie che ci indicano che possiamo avviare la lievitazione, che durerà circa un’ora, un’ora e mezza (ci regoleremo in base alla crescita dell’impasto. Dopodichè andremo ad inserire un paio di giri di olio in una teglia antiaderente del diametro di 15 cm, versiamo metà dell’impasto, aggiungiamo il cappuccio privato del liquido di cottura e copriamo con il restante impasto. Possiamo condire la superficie con pomodori e origano, solo origano e olive, come più ci piace. Facciamo cuocere in forno preriscaldato a 220° per circa mezz’ora. Fatemi sapere quanto vi è piaciuta.
