Polpette al forno

Nutrizionista coach
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Polpette: scrigno croccante di gusto e ricordi

Alzi la mano chi riesce a resistere davanti ad una polpetta fumante pronta ad essere addentata! “Apripranzo” domenicale, la polpetta è sempre stata puntuale sulla tavola fin da che ero bambina e usavamo andare a pranzo da mia nonna, e se questo qualche domenica non accadeva, arrivava a casa per mezzo del nonno una porzione abbondante in uno dei recipienti della nonna, cimelio storico di famiglia, di cui era gelosissima. Provate ad immaginare mio nonno che con la sua uno bianca a velocità (o meglio lentezza) fuori dalla norma, doveva consegnare queste porzioni ai figli. Fortuna che i figli erano solo tre, di cui una abitava vicino a loro e gli altri, compreso mio padre, abitano ancora nello stesso paese. Fortuna anche che la nonna aveva un metodo di confezionamento tutto suo capace di farle arrivare ancora calde e quasi sigillate per evitare furti nel percorso.

La ricetta della nonna

Ovviamente le polpette della nonna erano fritte con “l’olio buono” quello auto prodotto dai propri campi, la forma ovale affusolata e la ricetta facilmente memorabile perchè fatta di dosi uguali:

500gr di pane raffermo (che poi era parte di quello che lei stessa preparava settimanalmente) 5 uova, 5 pugni di parmigiano grattugiato, 5 pugni di prezzemolo e 5 spicchi di aglio (piccoli, se erano grandi 2).

Et voilà venivano appallotolate e fritte alla velocità della luce e nonostante durante tutto il tempo della preparazione, il mega recipiente venisse preso d’assalto da tutti noi nipoti, riusciva a portarlo sempre a tavola straripante.

Certamente le polpette della nonna erano buonissime, rese tali ancor di più dal ricordo che noi nipoti abbiamo della sfida: “chi ne mangia di più senza farsene accorgere dalla nonna”, morendo dalle risate quando eri all’inizio della masticazione ed avevi un visibile rigonfiamento sulle guance.

Bontà e salute al forno

Sarà merito del fatto che ne ho mangiate davvero tante, se alla luce delle nuove consapevolezze e soluzioni in cucina, ho iniziato da diversi anni a riproporle in famiglia in versione healthy sostituendo la frittura con la cottura al forno, il formaggio con le spezie e le uova con legumi o patate (rosse o topinambur).

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La BioRicetta

Oltre che una ricetta sfiziosa, diventa una ricetta salvaspreco se pensiamo che possiamo personalizzarla in tantissimi modi attenendoci a ciò che abbiamo in frigo o in dispensa. Possiamo sostituire i legumi alla patata, dato la loro consistenza si prestano benissimo alla preparazione di polpette o burger (basterà fare le palline un po’ più grandi e schiacciarle), arricchirle con le verdure di stagione, avremo un’ottima soluzione per consumare gli ingredienti e soprattutto diversificare la cucina permettendo il consumo di quei prodotti come verdure e che magari non vengono facilmente mangiati anche dai bambini per esempio.

BioIngredienti

  • 300gr di pane raffermo
  • 2 patate rosse medie
  • prezzemolo tritato q.b.
  • sale e pepe q.b.

BioProcedimento

La sera prima ammolliamo il pane in un recipiente grande pieno di acqua e mettendoci un piatto sopra o un altro peso in modo da immergerlo bene. Strizziamolo per bene e mettiamolo in un recipiente asciutto dove andremo ad aggiungere il resto degli ingredienti e la patata schiacciata con la forchetta che avremo precedentemente lessato e pelato. Formiamo delle palline da adagiare su una teglia foderata con carta forno e cuociamo a 180 gradi per circa 30 minuti, il tempo necessario per la doratura, ricordandoci di girarle a metà cottura in modo che si cuociano anche dall’altra parte.

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“E ad un tratto ti accorgi che il cibo sano è anche buono”

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Mirella Giannuzzi NutriBioCoach®

Questo articolo ha un commento

  1. Martina Karcakova

    Ottime proverò a farle

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