Dalla A alla Zucca … “Farina”

Nutrizionista coach
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Storia

Per centinaia di migliaia di anni, gli uomini hanno vissuto cacciando e le donne raccogliendo frutti e radici. Soltanto circa 10 mila anni fa l’uomo ha addomesticato le piante dando così origine all’agricoltura. Certamente il re delle piante addomesticate è il frumento che può raccontare la storia del genere umano.

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Stagionalità

Il grano ci accompagna tutto l’anno, in Autunno con la semina, in Inverno con la nascita delle piantine, in Primavera con la formazione delle spighe ancora acerbe ed in Estate con le spighe color oro pronte per la mietitura e la trebbiatura.

Calorie e valori nutrizionali

Ovviamente le calorie della farina cambiano in base alla tipologia della stessa, possiamo certamente suggerire di utilizzare farine di grani antichi, integrali, possibilmente macinate a pietra anche a casa con un mulino casalingo. La farina appena macinata va consumata subito per preservare l’integrità nutrizionale del chicco, caratteristica che perdiamo sia nella maggior parte dei prodotti da forno che acquistiamo che anche nelle stesse confezioni di farina che troviamo a scaffale.

Il punto è che con l’arrivo dell’era del benessere, è stata introdotta la farina raffinata come immagine di ricchezza a differenza di quella utilizzata fino a quel momento per realizzare il pane nero, (pane integrale) associato al periodo della guerra e della fame. Se soltanto avessimo dato più valore a quella farina, non avremmo tutte quelle problematiche legate al consumo di farinacei che ci sono oggi.

Dalla farina integrale alla 00

Esiste una classifica delle farine che può aiutarci a scegliere meglio, comprendendone l’integrità dei valori nutrizionali o la povertà degli stessi:

  • farina integrale
  • farina 2
  • farina 1
  • farina 0
  • farina 00

Va da sè che l’integrale è la migliore, qualunque sia il cereale che scegliamo, la 2 è semi integrale, una farina più “grezza” quasi come l’integrale un ottimo compromesso di integrità e lavorazione. viene macinato l’intero chicco senza eliminare nessuna parte. Attraverso un passaggio definito abburattamento, cioè un’operazione di setaccio, la farina viene separata in base alla dimensioni dei “granuli”. La farina tipo 1 subisce un processo in più di raffinazione rispetto alla 2 e all’integrale, ma a differenza della 0 e della 00 contiene un maggiore quantitativo di crusca e di germe del grano, le parti più ricche di sostanze nutritive.

Cosa scegliere?

Riportiamo sulle nostre tavole i sapori della tradizione, scegliendo i grani antichi, cereali integrali sia per le nostre farine che per i nostri primi piatti in alternativa alla pasta. La prima parte della digestione avviene nella bocca, dobbiamo tornare a masticare i cibi, a sentirli sotto i denti. Un pane fatto con farina raffinata è quasi premasticato perchè ci da l’idea della leggerezza e non richiede grande masticazione, ma poi è il nostro organismo che ha la peggio dovendosi adoperare per difendersi dagli effetti tossici e deleteri dei cibi industriali.

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BioConsiglio

Spesso acquistiamo prodotti che ci vendono come integrali per poi scoprire in etichetta che così integrali non sono. Anche le stesse farine che acquistiamo spesso sono ricostituite e non realmente integrali. Abbiamo la possibilità di individuare la farina integrale “vera” da quella “falsa” con un esperimento semplicissimo. Se facciamo la nostra spesa biologica, certamente portiamo a casa prodotti più sani.

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Facciamo insieme un esperimento

Per renderci conto di cosa abbiamo acquistato facciamo un’esperimento. Ci basta prendere il sacchetto della farina e versarne una parte in un passino (quello che utilizziamo per filtrare) con sotto un recipiente. Andando a scuotere il passino nel recipiente se la farina è integrale “vera” dovremmo riuscire a trovarcela tutta (o quasi) nel recipiente sottostante. Se la farina integrale è “falsa” ci accorgeremo che nel passino resterà una buona parte di farina grossolana (crusca) a dimostrazione del fatto che è stata addizionata alla farina raffinata per spacciarcela come integrale!

Non facciamoci ingannare, rimettiamoci ai fornelli, ritorniamo a preparare il nostro cibo a casa, valutiamo un mulino casalingo per realizzare farine di ottima qualità, impariamo a leggere le etichette, preferiamo prodotti biologici per la nostra salute e quella dell’ambiente! (Occhio! Se la farina è 0 oppure 00 anche bio non va bene!)

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Mirella Giannuzzi NutriBioCoach®

Questo articolo ha 3 commenti

  1. Martina Karcakova

    Waw fantastico grazie per info

    1. Mirella

      Grazie a te per la lettura! A presto con un nuovo articolo! 😉

    2. Mirella

      Sto preparando altri articoli di approfondimento, seguimi!

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