Negli ultimi anni l’utilizzo delle piante medicinali in campo medico ha avuto sempre più spazio in quanto gli estratti vegetali si sono rivelati preziosi alleati per far fronte a svariati disturbi di salute anche in associazione a farmaci, per prevenirne l’utilizzo o contrastarne gli effetti secondari. Le riviste scientifiche hanno dato sempre più spazio ai lavori sull’utilizzo delle piante medicinali e questo ha consentito di sviluppare protocolli per trattamenti sempre più sicuri ed efficaci. Paradossalmente uno degli ambiti dove gli estratti vegetali sono stati meno utilizzati è proprio l’ambiente sportivo, dove invece ha avuto maggior successo l’uso di integratori a base di aminoacidi, sali minerali e antiossidanti.
In questo articolo affronteremo queste tre tematiche:
- Potenziali utilizzi degli estratti vegetali nello sport;
- Il trattamento fitoterapico del trauma;
- Le piante medicinali indicate.
Le piante medicinali per lo sport
L’impiego razionale della fitoterapia in ambito sportivo potrebbe rivelarsi un ottimo strumento per far fronte a alle diverse problematiche della sportivo amatoriale o professionista. Dall’esperienza maturata in ambito clinico si possono estrapolare preparati fitoterapici per far fronte alle diverse fasi del trauma, per contrastare i dolori lombari, cervicali ed articolari e per migliorare la preparazione e il recupero dell’atleta.
Esempio di trattamento fitoterapico del trauma:
Prima fase del trauma (fase reattiva): Contusione, stiramento, distorsione, strappo muscolare, rottura dei legamenti e del menisco, frattura.
Sintomi: Dolori, gonfiore, calore, ematoma recente, alterata funzione.
Piante medicinali indicate:
- Boswellia – riduce lo stato di tensione localizzata, migliora la funzionalità articolare, rilassa i tendini, riduce l’edema;
- Mirra – riduce il dolore e l’edema, favorisce la microcircolazione, riduce la stasi sanguigna, favorisce la rigenerazione dei tessuti;
- Curcuma – favorisce la microcircolazione, riduce la stasi sanguigna, migliora la funzionalità articolare;
- Ippocastano – riduce il dolore e l’edema, favorisce la microcircolazione, riduce la stasi sanguigna;
- Bromelina -riduce il dolore e l’edema, favorisce la microcircolazione, riduce la stasi sanguigna.
Seconda fase del trauma (fase ripartiva dopo sette giorni circa): danni tissutali a tendini, legamenti, menisco,muscoli, ossa, in fase di riparazione.
Sintomi: Dolore durante i movimenti e sotto sforzo, ematoma maturo, edema residuo.
Piante medicinali indicate:
- Boswellia e mirra (vedi sopra);
- Centella – riduce la stasi sanguigna;
- Angelica cinese – riduce il dolore e l’edema, favorisce la microcircolazione;
- Remannia – riduce lo stato infiammatorio;
- Cartamo – favorisce la microcircolazione, riduce la stasi sanguigna;
- Peonia – favorisce la microcircolazione.
Terza fase del trauma (fase di risoluzione e recupero): postumi traumatici, dopo eventuale immobilizzazione o stato di convalescenza prima di riprendere l’attività.
Sintomi: tensioni muscolari, rigidità delle giunture, dolenzie al movimento, dolori muscolari e reumatici cronici, atrofia muscolare e debolezza della parte dopo immobilizzazione.
Piante medicinali indicate:
- Remannia (vedi sopra);
- Equiseto -azione trofica sul tessuto osseo e sul tessuto connettivo;
- Peonia;
- Centella;
- Angelica cinese (vedi sopra);
- Mandarino – favorisce la circolazione del sangue, la funzionalità e la mobilità articolare.
Il trattamento del trauma è soltanto uno dei campi di applicazione della fitoterapia nello sport, ma come accennato, gli estratti vegetali possono risultare utili per contrastare gli stati di infiammazione acuta degli arti superiori e inferiori come tendiniti, borsiti, sinoviti, sindrome del tunnel carpale, periartrite scapolo-omerale, epicondiliti, coxalgia, pubalgie, gonalgia, tarsalgia e a questo scopo sono utili piante come l’arnica, la boswellia, la mirra e l’ortica.
Interessante anche l’utilizzo delle piante durante le fasi di preparazione e di grande impegno fisico. In questi casi i maggiori vantaggi si hanno assumendo miscele fitoterapiche a base di eleuterococco, rodiola, fieno greco e schisandra, mentre per favorire il recupero dopo intenso sforzo psicofisico si consiglia l’assunzione di astragalo, avena, ginseng americano, giuggiolo, peonia e rodiola.
Da non trascurare infine l’utilizzo topico delle piante medicinali sia per far fronte al dolore, per preparare i muscoli all’attività fisica ottenendo un rapida efficienza muscolare (oli a base di ginkgo, capsicum, canfora, maggiorana, pepe nero e pompelmo) che per favorire il recupero dopo l’attività sportiva (oli a base di angelica cinese, boswellia, zenzero, lavanda, pimento e menta).
Chiaramente questo articolo è soltanto una piccola introduzione a quello che può essere il potenziale utilizzo degli estratti vegetali, ma sicuramente quando la natura incontra lo sport l’atleta non potrà ottenere altro che vantaggi, in termini di tollerabilità, efficacia e sicurezza!