OIP: la piattaforma di tracciabilità del Bio

Nutrizionista coach

OIP (Organic Integrity Platform) è la prima piattaforma informatica per la tracciabilità dei prodotti bio. Da oggi sarà possibile seguire la storia produttiva e commerciale di cereali e granaglie, riso, pomodoro da industria e olio extra vergine d’oliva, prodotti di punta per il biologico italiano.

Bologna, 21 febbraio 2018 – Si è tenuto ieri il primo incontro rivolto alle imprese che vogliono entrare nella rete OIP (Organic Integrity Platform), il sistema di rintracciabilità informatica dedicata prodotti biologici: cereali e granaglie, riso, pomodoro da industria e olio extra vergine d’oliva. Quando OIP entrerà a pieno regime consentirà di seguire i prodotti biologici dal campo al primo trasformatore. Il progresso non sarà solo una maggiore conoscenza e trasparenza sulla storia dei prodotti, ma anche una maggiore assicurazione contro eventuali intrusioni e illeciti in un mercato regolamentato come quello bio.

OIP permette al settore delle produzioni biologiche di porsi ancora una volta all’avanguardia rispetto all’intero comparto agroalimentare: sistemi così complessi di rintracciabilità sono ancora piuttosto rari, anche se rappresenteranno una delle maggiori prospettive per lo sviluppo di un mercato che già ora vanta ritmi di crescita costantemente a doppia cifra.

L’esigenza del sistema di rintracciabilità risponde a quanto richiesto da Accredia, l’ente di accreditamento italiano, e dal Ministero delle Politiche agricole (MiPAAF).  OIP comincia subito con cereali e granaglie e successivamente con pomodori e olive, in funzione dell’inizio delle rispettive campagne agrarie; l’uso della piattaforma sarà operativo a partire dal prossimo 1 Marzo.

Gli organismi di certificazione aderenti ad OIP sono Bioagricert, BIOS, CCPB, Ecogruppo, ICEA, Sidel e Suolo e Salute. I prossimi incontri per gli operatori che vogliono utilizzare OIP si terranno a Foggia il 27 febbraio e a Catania il 6 marzo 2018.

Ufficio Stampa CCPB

 

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